DA CAMPIONE A CAPRINO. Lavorando nel Canton Ticino, ho avuto modo di scoprire che il lago di Lugano offre numerosi punti di partenza per camminate in montagna o sul lungolago. Da Campione d’Italia si può arrivare tramite un percorso montano fino a Caprino e da qui a Cantine di Gandria e al museo delle dogane.
Decido di esplorare questo percorso verso la fine di ottobre, il clima è perfetto..non fa né troppo caldo né troppo freddo.
Parto dal lungolago campionese e passeggiando tra i vicoli cerco i cartelli con l’indicazione del percorso pedonale che porta a Pugerna e Caprino. Camminando su Corso Italia e guardando alla mia destra, proprio di fronte alla ASL e prima di arrivare al casinò, parte una scalinata che porta in cima al paese e da lì fino all’inizio del sentiero. Comincio a salire e mi rendo conto che forse devo ricominciare a fare sport un po’ più seriamente. In cima alla scalinata sono senza fiato..e ancora non sono uscita da Campione! Non mi perdo d’animo e mi addentro nel bosco passando vicino all’ingresso di una casa, ultima abitazione prima di immergersi nella natura.
Il percorso prosegue pianeggiante per alcune decine di metri, poi inizia a salire… e io inizio a preoccuparmi! Si cammina su terra e ciottoli, in alcuni casi delle scale aiutano la salita. Appena prima di una curva a gomito una panchina rossa di legno offre la possibilità di fare una piccola pausa e ovviamente non me la lascio sfuggire… Seduta sul freddo legno ascolto la natura intorno: sembra di essere in altro mondo..ma il fruscio delle foglie spostate dal vento e dalle lucertole rende meno silenzioso questo momento. Dopo aver abbandonato la tranquillità della panchina ricomincio a salire fino a raggiungere dei filari di viti che segnano l’arrivo nella località di Pugerna. Questo piccolo borgo si trova in terra elvetica: sono passata dall’Italia alla Svizzera senza code e senza dogane.. un sogno! Pugerna è una frazione del comune di Arogno e in linea d’aria si trova sopra Campione d’Italia.

Seguendo le viti arrivo nel borgo vero e proprio composto da diverse case sparse sul pendio della montagna e da un centro con strade lastricate. Vedo anche un lavatoio del 1854 conservato molto bene. Decido di proseguire e seguo la strada lastricata per uscire dall’abitato. Finalmente si comincia a scendere verso il lago. Da una strada asfaltata non molto battuta proseguo addentrandomi nuovamente nel bosco per percorrere un altro tratto sterrato.
Dopo una decina di minuti nel bosco, arrivo a Caprino e vedo il lago. Ancora qualche centinaio di metri e raggiungo le Cantine di Caprino dove diversi ristoranti con i loro menu locali e la vista accattivante, accolgono i visitatori che vi giungono con il traghetto. Un cameriere mi dice che se voglio pranzare ci vorrà ancora mezz’ora prima che la cucina parta, ma non mi importa.. mi sono portata la schiscetta ..ossia del cibo che mi sono preparata a casa. Nulla di che: un panino e una mela, ma la panchina di fronte al lago è perfetta e mi accomodo per godermi questo momento…Lugano, i suoi palazzi, il parco Ciani e il lido, si trovano esattamente dall’altra parte del Ceresio.

Che pace..non finisco di pensarlo e la pace finisce.. arrivano i camerieri e comincia a sentirsi il ronzio dei motori delle barche..si avvicina la pausa pranzo e i turisti arrivano a frotte.
Finito il panino guardo l’ora. Volendo con un’altra ora di strada si può arrivare alle cantine da Gandria e poi al museo delle dogane…ma per questa volta lascio perdere… torno indietro..il museo delle dogane lo vedrò la prossima volta.
