INTERLAKEN. A metà luglio sono andata a Interlaken con il club di kaykaisti di Lugano. È stata una gita breve, durata un weekend, ma molto intensa. Il venerdì sera preparazione del furgone e del carrello con le canoe e il sabato mattina partenza alle 7.30. Interlaken non è proprio vicina a Lugano e soprattutto bisogna attraversare il tunnel del San Gottardo il quale rappresenta sempre una incognita in termini di traffico.
Siamo fortunati: il tunnel verso nord è libero e riusciamo ad arrivare a Interlaken ad un orario decente. Il gruppo è composto da 14 persone: qualcuno arrivato con mezzi propri e qualcuno salito con il furgone del club. Arrivati al paesino dell’Oberland Bernese ci dirigiamo verso l’ostello per capire se possiamo lasciare i bagagli: purtroppo è troppo presto e cosi dobbiamo arrangiarci e cambiarci nei bagni pubblici del vicino centro commerciale o direttamente nel furgone. Dopo il cambio e la tappa supermercato per prendere qualcosa da mangiare, ci dirigiamo verso il lago di Brienz: prima tappa di questa due giorni in Svizzera interna. Il lago ha un bel colore blu ed è punteggiato dalle vele dei kitesurf. In effetti c’è molto vento che crea sul lago delle increspature e onde piuttosto preoccupanti. Non ci facciamo scoraggiare e dopo la preparazione si entra in acqua.
Lago di Brienz
Le onde sono davvero alte per I miei gusti e il forte vento crea un po’ di difficoltà di manovra e fatica nel governare il kayak. Dopo circa 10 minuti capisco che non è la mia giornata..sono molto tesa e mi sento profondamente insicura. Decido di tornare verso riva: la paura di cadere in acqua o peggio di essere sballottata contro le rocce che costeggiano la riva è molto forte e non me la sento di rischiare. Avviso un paio di persone del gruppo e poi torno verso riva. Gli altri continuano.
Non appeno scendo dal kayak mi risollevo e mi tranquillizzo e non mi sento minimamente in colpa per avere abbandonato! Dopo circa un’ora tornano i miei compagni. Hanno deciso di abbreviare il percorso perché le onde e il vento rendono difficoltoso continuare. Mentre i due autisti del gruppo vanno a recuperare il furgone, io mi fermo a bere un caffè con due ragazzi del club, altri compagni invece continuano ancora un po’ a pagaiare.

Quando arriva il furgone, siamo tutti pronti a caricare l’attrezzatura. Operazione canoe sul carrello compiuta in poche decine di minuti…abbiamo tutti fretta di rientrare a Interlaken e andare all’ostello per farci una bella doccia. Io sono in camera con altre due amiche e abbiamo la fortuna di avere il bagno in camera, I maschi non sono così fortunati e devono arrangiarsi con il bagno sul piano. Poco più di mezz’ora e siamo pronti per una passeggiata e cercare un posto per la cena. Giriamo un bel po’ e ci accorgiamo che la cittadina sembra fatta a misura di turisti orientali: tanti ristorante cinesi, giapponesi e tante vetrine di negozi con pubblicità in cui sono presenti modelli/e orientali. In effetti troviamo in giro tantissima gente dell’estremo oriente.
Ci fermiamo inizialmente ad un pub ma poi la scelta ricade proprio su un ristorante cinese. Ci è andata bene: abbiamo mangiato un sacco ed a prezzi accessibili nonostante siamo in Svizzera interna. Finita la cena, facciamo un’altra passeggiata per smaltire il cibo e sentirci meno in colpa e poi torniamo verso l’ostello. Due chiacchiere con le compagne di stanza e poi tutte a nanna…domani ci aspetta il lago di Thun!
