Con la mia amica Barbara (che strano viaggiare con una omonima..soprattutto quando arrivi negli hotel e ti chiedono “chi è Barbara?” e ti viene da ridere perche dici “io” “anche io” e alla reception impazziscono) abbiamo deciso di visitare l’Andalusia seguendo una rotta diversa dalle solite. Potevano scegliere Siviglia ma no. Potevamo scegliere Granada ma no. Abbiamo scelto la ruta dei pueblos blancos e devo dire che la scelta è stata ottima!
Partite da Malaga con la nostra auto a noleggio ci siamo dirette verso la riserva naturale del Torcal de Antequera. Si tratta di un parco naturalistico in cui è possibile fare lunghe passeggiate immersi nella natura che risulta essere molto fitta e ricca di fauna nonostante l’aspetto iniziale non sembri ospitale. Il parco è costituito da rocce calcaree che sono state modellate dal vento e sono arrivate ad assumere forme tondeggianti. Mentre saliamo in auto in cima alla montagna lo spettacolo è davvero unico: rocce di ogni dimensione costeggiano la strada. Qua e là qualche spiazzo d’erba. Incontriamo pochissimi visitatori e scopriamo che effettivamente novembre non è la stagione ideale per visitare il parco che risulta molto più gettonato in primavera. Noi però abbiamo deciso di fare una vacanza fuori dal comune e così visitiamo il parco in una stagione fuori da quelle consigliate.

Arrivati in cima al Torcal, dove si trova il centro visitatori, decidiamo di scendere per vedere da vicino queste enormi rocce e magari fare una passeggiata su uno dei sentieri consigliati. Appena scese dalla macchina capiamo che non è la giornata ideale per fare una passeggiata: vento e freddo! Siamo vestite con guanti, collant, giacche pesanti ed io sento ancora freddo!!! Non ce la faccio.. percorro poche decine di metri, faccio un po’ di foto e poi mi nascondo al centro visitatori a bere un the caldo e guardare le foto degli animali che in fanno capolino dalle rocce. Barbara (l’altra) è molto più coraggiosa di me e decide di avventurarsi ancora per un po’ per i corridoi tra le rocce.
Finito il the e l’esplorazione torniamo in auto con riscaldamento accesso e ci dirigiamo verso la prossima tappa : Antequera. Per arrivarci percorriamo strade con pochissimi visitatori, tanto verde e poca civiltà.
Arrivati appena fuori dalla cittadina, ci fermiamo ad osservare il panorama che ci lascia senza fiato. Si vede la città, l’alcazaba e sullo sfondo la Peña de los Enamorados (una collina che disegna il profilo di un viso).

Dopo aver fatto le foto di rito, iniziamo ad addentrarci nella città e cerchiamo un hotel. Finiamo in un piccolo hotel in centro da cui poi potremo girare tranquillamente a piedi.
La città di Antequera è famosa per i Dolmen patrimonio Unesco, per la Peña de los Enamorados e per il monte Torcal. Per capire dove andare facciamo tappa all’ufficio turistico in modo da avere una mappa per poter girare tranquillamente. Le signore sono gentili e mi colpisce il logo della città con un cuore al posto della lettera Q. È molto particolare. Con la mappa in mano ci addentriamo nelle viette cittadine e raggiungiamo la Alcazaba dove prendiamo l’audioguida e ci perdiamo nei suoni e nei profumi dei periodi antichi. La guida è molto interessante e ci porta anche fuori dal sito moresco per farci raggiungere la chiesa che si trova poco distante: la Colegiata di Santa Maria la Mayor. Finita la visita ci serve un pranzo rigenerante (dato che non abbiamo ancora fatto colazione) e così ci fermiamo in un forno vicino all’hotel dove ci rimpinziamo per bene!

Dopo il pranzo/colazione, prendiamo l’auto e usciamo dalla città per raggiungere i Dolmen. Si tratta di monumenti sacri creati in età preistorica. Fa impressione cercare di immaginare come abbiano fatto a spostare rocce di una tale dimensione senza i mezzi che abbiamo oggi a disposizione nell’età moderna. Con l’aiuto di un depliant (purtroppo non in lingua italiana) visitiamo i tre dolmen: de Menga, de Viera, Tholos de el Romeral. Ognuno di essi ha delle peculiarità come l’essere rivolto alla Peña de los Enamorados oppure di avere forma circolare anziché rettangolare. Purtroppo le guide presenti nel sito non sono particolarmente affabili e dobbiamo arrangiarci per capire al meglio cosa stiamo guardando. Non importa.. anche senza guida lo spettacolo è comunque degno di nota! Antequera e Torcal promossi!
