Alberi e rocce in Andalusia: da Grazalema a Arcos de La Frontera

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Una cosa che mi è molto piaciuta del mio viaggio in Andalusia è il percorso che ho fatto attraverso le montagne e fuori dai percorsi usuali. È proprio facendo questi percorsi fuori dalle normali rotte turistiche che ho scoperto un parco naturale considerato tra i più e belli dell’Andalusia. Il parco naturale de la Sierra de Grazalema è costituito da un’area verde che si espande per 57 mila ettari..vale a dire.. grandissimo!

Sierra de Grazalema
Sierra de Grazalema

Arriviamo nell’area di Grazalema verso l’imbrunire. Il verde che ci circonda è stupendo ma riesco a goderlo poco perché poi dobbiamo trovare una sistemazione per la notte. Con la mia amica Barbara optiamo per la cittadina di Grazalema e cerchiamo un hotel. Ne troviamo uno appena fuori dal paese. E’ un hotel di lusso e abbiamo una stanza enorme e…fredda..come sempre! Fredda perché non ci sono molti turisti in questo periodo e le stanze vengono lasciate con i riscaldamenti spenti così ogni volta che entriamo in un hotel dobbiamo accendere al massimo i termosifoni e poi recuperare più coperte possibili per scaldarci.

Grazalema
Grazalema

Trovato l’hotel bisogna trovare il cibo e anche questo è un problema perché la maggior parte dei ristoranti del paese sono chiusi. Prendiamo la nostra macchinina e sotto la pioggia raggiungiamo il centro paese.  Troviamo un bar frequentato solo da avventori locali (oltre a noi c’è un gruppo di studenti Erasmus all’hotel ma loro non sono usciti per cena). Il locale è piccolo e il proprietario si scusa perché può offrirci solo tapas ma per noi non è un problema perché ci piacciono moltissimo! Il cibo è davvero buono. I presenti, ogni tanto, cercano di intavolare dei discorsi con noi ma tutti durano molto poco. Finita la cena torniamo alla nostra gelida stanza che fortunatamente non è più cosi gelida.

La mattina successiva la dedichiamo alla visita della cittadina. È davvero molto carina. La sera prima abbiamo avuto modo di osservarla da lontano con luci e sembrava una cartolina natalizia. Oggi girandola a piedi ne apprezziamo gli edifici e le stradine. Sfortunatamente anche oggi piove e fa freddo, ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Arriviamo a piedi fino alla fine del paese e scopriamo che qui, come a Pamplona, c’è una festa tradizionale (nel periodo estivo) in cui viene lasciato libero il toro per le vie della città.

Grazalema
Grazalema

Lasciamo Grazalema e la sua sierra che in primavera ed estate sono la meta di numerosi escursionisti e amanti della montagna e ci dirigiamo verso Arcos de La Frontera. Per arrivarci, passiamo in strade deserte e paesi piccolissimi. Riusciamo in uno di questi a visitare una Plaza de Toros rimasta aperta e mentre usciamo incontriamo due bambini che ci guardano come se fossimo dei marziani! Probabilmente si chiedono cosa fanno dei turisti nel loro piccolo paesino. La scena è surreale e a pensarci mi viene ancora da ridere.

Arriviamo poi nei pressi di Arcos de La Frontera e lo spettacolo è davvero incredibile. La città si trova appoggiata su un dirupo e sembra essere pronta per cadere da un momento all’altro. Cerchiamo di arrivare in centro in auto, le strade sono molto strette e la pioggia che continua incessante da ieri non facilita la visuale. Il navigatore ci fa arrivare in centro ma non appena prima di superare la strettoia per arrivare alla chiesa principale, ecco che si blocca tutto. La strada è a doppio senso e ci tocca tornare indietro a retromarcia per un centinaio di metri per fare passare l’auto che stava arrivando. Non vogliamo rischiare di rimanere bloccate ancora e cosi parcheggiamo nel primo buco che troviamo, poi continueremo a piedi.

Arcos - panorama
Arcos – panorama

Iniziamo a girare un po’ a piedi ma il tempo è pessimo e cosi dobbiamo rifugiarci nell’ufficio turistico di Arcos  che contiene anche un piccolo museo. Prendiamo un po’ di depliant, ne approfittiamo per andare in bagno e quando sp  iove riusciamo. Con la mappa in mano iniziamo a girare e troviamo scorci davvero bellissimi. Il mirador si trova proprio sul costone di roccia, alla sua destra si trova il castello (ora dimora privata e non visitabile), sulla stessa piazza di trova l’immensa chiesa cattedrale. Proseguiamo nel giro di Arcos de La Frontera e incontriamo bellissimi palazzi tra cui il palazzo del Mayorzago e i suoi giardini. Visitiamo la Iglesia de San Pedro i cui altari barocchi sono esageratamente dorati..per me anche troppo.

Arcos - palazzo del mayorzago
Arcos – palazzo del mayorzago

Il tempo è sempre molto brutto e la strada scivolosa per cui decidiamo di non addentrarci più oltre per la strada in discesa e pericolosa e torniamo a riprendere la nostra macchinina. Arcos è stato davvero una bellissima scoperta!

Arcos - cattedrale
Arcos – cattedrale