È una bella giornata di ottobre, con il sole ancora caldo e le giornate asciutte e decido di andare a raccogliere castagne. C’è un luogo che mi incuriosisce e decido di esplorarlo: il “sentiero del castagno” nell’alto Malcantone (Canton Ticino – Svizzera). Il sentiero si snoda da Arosio e lì vi ritorna con un percorso circolare di circa 15km (che è possibile diminuire ad 8 quando si arriva nel paesino di Vezio) e attraversa boschi di castagne, betulle e prati.
Dal centro di Lugano, in circa 30 minuti di auto arrivo all’abitato di Arosio situato a 800 m di altezza, punto di partenza della mia piccola avventura. Parcheggio e attraverso il paese fino a scorgere la segnaletica che indica l’inizio del sentiero. Seguo le indicazioni e mi addentro nel bosco. I cartelli sono sempre ben visibili ed in alcuni punti dei grandi pannelli spiegano con semplicità la crescita dei castagni e le malattie che li affliggono.
Dopo poche centinaia di metri inizio a vedere i primi ricci sul terreno e finalmente le tasche si riempiono. Passeggiare per questi boschi in questo periodo è davvero meraviglioso. L’autunno è all’apice della sua magnificenza, le foglie si presentano di decine di colori diversi: dal verde di quelle più resistenti, al rosso e all’arancione. Sono venuta in un giorno infrasettimanale e trovo pochissima gente in giro. Mi godo questa tranquillità in cui si percepiscono pochi rumori: il crepitio delle foglie calpestate, il rumore di un piccolo ruscello sovrastato da un ponte di legno, il suono dei campanacci delle mucche che pascolano non lontano.
Dopo circa 1 km in cui le tasche sono già piene di castagne, arrivo a una radura e la vista si apre a 180 gradi: di fronte a me c’è un grande prato in cui noto un tronco trasformato in panca e più in là una magnifica vallata. Non perdo l’occasione di godere della vista e mi siedo a riposare sul tronco. Qualche foto, un po’ d’acqua e inizio a trasbordare le castagne dalle tasche allo zaino. Guardo la mappa per capire bene dove sono: qui vicino si trova l’abitato di Mugena, prima tappa di questa gita.
Mi sono riposata e posso ripartire. Entro nuovamente nel bosco ed ora vedo solo alberi di castagne: il terreno è quasi interamente ricoperto da ricci. Attraverso una zona adibita a pascolo e recintata con un filo che bisogna ricordarsi di richiudere per evitare che gli animali fuggano. Continuo a camminare e le mie tasche si riempiono sempre più e … anche lo zaino! Per riprendere un po’ di fiato mi fermo in una piccola radura dove grandi rocce rendono più comodo fermarsi per una pausa.
Ancora qualche centinaio di metri di saliscendi ed ecco una nuova spettacolare visione: un’altra meravigliosa valle! Questa volta le panche sono due, entrambe molto semplici e formate da un pianale grezzo appoggiato su dei tronchi tondi. Sono in posizione strategica: intorno ad un braciere utilizzato probabilmente per qualche grigliata o per cuocere caldarroste. Mi siedo ad osservare la valle sottostante, i piccoli villaggi di cui è costellata e le mucche che mi accompagnano con il tintinnio del loro campanaccio già da un po’ di tempo.
Ho percorso circa 3km da quando sono partita e tra poco arriverò al villaggio di Vezio, il cui attraversamento permette di dimezzare il percorso. Il villaggio è molto piccolo e gli stretti vicoli che lo compongono ricordano le calli veneziane. Decido di tornare verso Arosio.
Il percorso ora cambia rispetto a prima: non trovo più grandi boschi di betulle e castagni, ma una strada asfaltata delimitata da delle corde oltre le quali ci sono pascoli di cavalli e pecore. Ora ci sono grandi spazi aperti, qua e là puntellati da cascine adibite a dimora di macchinari per l’agricoltura. La strada è in leggero falsopiano e incontro diverse persone che passeggiano o preparano i macchinari agricoli. Un paio di automobili ricordano che questa è una strada di collegamento tra vari paesi montani, ma la tranquillità e la quiete la fanno ancora da padrone: il vento muove le fronde degli alberi e alcune foglie scendono a terra dondolando lievemente verso destra e sinistra.
Sono passate diverse ore e circa 8 km quando arrivo ad Arosio. L’auto mi aspetta e già pregusto le castagne che mangerò stasera.