SPACCANAPOLI. Giugno 2019: con alcune amiche (e colleghe) abbiamo deciso di festeggiare I nostri compleanni regalandoci un finesettimana insieme in una città che nessuno di noi conosceva. La scelta è caduta su Napoli.
Abbiamo optato per l’aereo visto che abbiamo trovato una buona offerta con una compagnia low cost. Arrivate in aeroporto a Napoli abbiamo avuto un piccolo diverbio con un tassista e mi sono detta “iniziamo bene..”. Il tassista dell’aeroporto vorrebbe più di quanto comunicato al telefono, quindi dopo essere salite e caricato le valigie, siamo scese e abbiamo preso un altro taxi. Nessun problema: dopotutto dai taxi si sale e si scende! Dopo che il nuovo taxi ci ha lasciato vicino al B&B, siamo andate a registrarci. L’edificio si trova a due passi da Spaccanapoli e vicinissimo a via Toledo: ottima scelta!

Le camere non erano ancora pronte e abbiamo deciso di sbirciare vicino all’hotel. Ci siamo dirette verso “Spaccanapoli”. Ho scoperto che è una via che divide la città in due, creata dai romani per facilitare gli spostamenti. Sappiamo che vicino all’hotel c’è il monastero di Santa Chiara e decidiamo di non perderlo: ne vale davvero la pena! Il chiostro è favoloso con maioliche tutte colorate che non manchiamo di fotografare da ogni prospettiva. Visitiamo anche la Chiesa del Gesù nuovo con la sua facciata particolare a forma di piccoli cunei.
Finita la visita culturale, decidiamo di iniziare la visita culinaria e ci fermiamo in un ristorante proprio su Spaccanapoli. Io in particolare prendo un piatto di scialatielli ai frutti di mare. Anche le colleghe gradiscono piatti di pasta con il pesce. Dopo la pasta ecco il caffè di rito: ottimo! Lascia in bocca un sapore graditissimo, ne vale davvero la pena.
Ora che siamo sazie, ci dirigiamo verso un’altra tappa culturale: cappella di San Severo. Siamo fortunate: niente coda! La cappella è bellissima, le statue che la adornano sono meravigliose e poi c’è lui: il Cristo Velato che non puoi perdere se vieni a Napoli! È incredibile: sembra vero, non sembra una statua di marmo. Rimango estasiata di fronte a quel capolavoro, giro lo sguardo e vedo altri capolavori tra cui la statua che rappresenta il disinganno con la rete di marmo che la caratterizza. Peccato non poter fare foto! Scendo al piano sotterraneo ed osservo le macchine anatomiche: mi chiedo quale procedimento hanno seguito per crearle.
Finito il giro, torniamo all’aria aperta e ci avviamo verso il B&B. Io condivido la suite con terrazzo con una collega. La camera è spaziosa e c’è anche la cucina. Ci concediamo un attimo di riposo e poi si riparte: le mie amiche sono stacanoviste come me. Usciamo e cambiamo direzione: ci dirigiamo verso piazza Plebiscito. Prima però passiamo dalla Galleria Umberto I che tanto ricorda quella di Milano. Foto di rito e poi piazza. Anche qui foto di rito e poi vediamo il mare.


Facciamo un giro al borgo dei pescatori intorno a Castel dell’Ovo e poi ci fermiamo in un ristorante sulla Riviera di Chiaia. Quando arriviamo è ancora semivuoto: sono solo le 19.30..poi piano piano si riempie. Gli orari di pranzo e cena sono un po’ spostati in avanti e i locali solitamente si riempiono intorno alle 21/22. La serata è piacevole, anzi quasi fresca (per fortuna ho portato foulard e maglioncino). La cena è tranquilla e anche la passeggiata verso casa. Facciamo anche tappa gelato in Via Toledo e in seguito rientro in camera per il meritato relax.


